DISTURBI DA DEFICIT DI ATTENZIONE/IPERATTIVITA'
1. Cos'è l'ADHD?
Il Disturbo da Deficit di attenzione/iperattività (ADHD o DDAI) è un pattern persistente di disattenzione e/o iperattività-impulsività che interferisce con il funzionamento e lo sviluppo ed è presente in più di un contesto
COME SI MANIFESTA LA DISATTENZIONE A livello comportamentale la disattenzione si può presentare come: - difficoltà a mantenere l'attenzione - disorganizzazione - divagazione dal compito - mancanza di perseveranza - errori frequenti nei compiti scolastici o in altre attività - sembra non ascoltare quando gli si parla - non riesce a portare a termine compiti assegnatogli - evitamento di attività che richiedono impegno - perde spesso oggetti - facile distraibilità |
COSA SI INTENDE PER IMPULSIVITA' L'impulsività si riferisce ad azioni affrettate e non premeditate potenzialmente dannose. Si può manifestare con: -invadenza sociale (interrompere spesso gli altri) -presa di decisioni importanti senza considerare le conseguenze a lungo termine - difficoltà nel rispetto dei turni -interruzioni frequenti degli altri COSA SI INTENDE PER IPERATTIVITA' L'iperattività consiste in: - eccessiva ed inappropriata attività motoria - eccessivo dimenarsi - loquacità - difficoltà nel restare seduti |
2. Prevalenza e Decorso
Si stima che il Disturbo da Deficit di Attenzione (ADHD) si verifichi nel 5% dei bambini e nel 2,5% degli adulti e che il disturbo sia più frequente nei maschi che nelle femmine.
Molti genitori osservano già nei primi anni di vita del bambino un'eccessiva attività motoria anche se prima dei 4 anni i sintomi sono difficilmente distinguibili da comportamenti normali. L'ADHD è dunque molto spesso identificato durante gli anni della scuola elementare in cui la disattenzione diviene predominante rispetto all'iperattività.
Il disturbo è relativamente stabile durante la prima adolescenza anche se in alcuni individui il decorso può prevedere lo sviluppo di comportamenti antisociali.
Nell'età adulta in molti individui i sintomi di iperattività motoria diventano meno evidenti anche se persistono difficoltà legate ad irrequietezza, disattenzione, impulsività e scarsa pianificazione.
Molti genitori osservano già nei primi anni di vita del bambino un'eccessiva attività motoria anche se prima dei 4 anni i sintomi sono difficilmente distinguibili da comportamenti normali. L'ADHD è dunque molto spesso identificato durante gli anni della scuola elementare in cui la disattenzione diviene predominante rispetto all'iperattività.
Il disturbo è relativamente stabile durante la prima adolescenza anche se in alcuni individui il decorso può prevedere lo sviluppo di comportamenti antisociali.
Nell'età adulta in molti individui i sintomi di iperattività motoria diventano meno evidenti anche se persistono difficoltà legate ad irrequietezza, disattenzione, impulsività e scarsa pianificazione.
3. Perchè intervenire?L'intervento precoce è essenziale per arginare possibili conseguenze funzionali del disturbo. L'ADHD è difatti spesso associato a prestazioni e risultati scolastici ridotti, rifiuto sociale e possibili difficoltà interpersonali. Inoltre è stata individuata una correlazione tra ADHD e disturbi della condotta in adolescenza e disturbi antisociali di personalità in età adulta. |